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This title is printed to order. This book may have been self-published. If so, we cannot guarantee the quality of the content. In the main most books will have gone through the editing process however some may not. We therefore suggest that you be aware of this before ordering this book. If in doubt check either the author or publisher’s details as we are unable to accept any returns unless they are faulty. Please contact us if you have any questions.
La straordinaria polifonia di lingue che caratterizza le letterature nazionali di eta moderna e ormai un dato acquisito nelle piu aggiornate ricostruzioni di storia letteraria. Meno nota e forse la dialettica vivace che innerva questo delicato equilibrio, nel quale - almeno in Italia - si inseriscono a pieno titolo i dialetti. I lavori raccolti in questo volume, che trae origine da un convegno organizzato dal Ludwig Boltzmann Institut fur Neulateinische Studien, si propongono di fare il punto sui dibattiti intellettuali, in tutte le loro gradazioni e forme, intorno al latino come lingua per la letteratura dalla fine dell'Umanesimo in poi: dall'uso del latino in un contesto dove ormai domina il volgare alle traduzioni latine di testi vernacolari, fino al ruolo del latino nella scuola. Una sezione considerevole del volume e dedicata all'uso del latino dalla fine del sec. XIX a oggi, ovvero quando il latino si trasforma da vettore di comunicazione in lingua poetica, come avviene nel caso di Pascoli e di Bandini, oppure quando a esso vengono affidate le funzioni di solennita e di prestigio negli usi odierni della Santa Sede.
Contributors: Xavier Van Binnebeke (KU Leuven), Maurizio Campanelli ( Sapienza Universita di Roma), Andrea Comboni (Universita degli Studi di Trento), Alessio Cotugno (Universita Ca’ Foscari, Venezia), Paola De Capua (Universita degli Studi di Messina), Leopoldo Gamberale ( Sapienza Universita di Roma), Yorick Gomez Gane (Universita della Calabria), Marc Laureys (Universitat Bonn), Marco Leone (Universita del Salento), Jurgen Leonhardt (Eberhard Karls Universitat Tubingen), Clementina Marsico (Ludwig Boltzmann Institute for Neo-Latin Studies, Innsbruck), Martin McLaughlin (Magdalen College Oxford), Francesco Saverio Minervini (Universita di Bari), Dirk Sacre (KU Leuven), Florian Scheffenrath (Ludwig Boltzmann Institute for Neo-Latin Studies, Innsbruck), Sebastiano Valerio (Universita di Foggia), Isabella Walser-Burgler (Ludwig Boltzmann Institute for Neo-Latin Studies, Innsbruck)
This publication is GPRC-labeled (Guaranteed Peer Reviewed Content).
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La straordinaria polifonia di lingue che caratterizza le letterature nazionali di eta moderna e ormai un dato acquisito nelle piu aggiornate ricostruzioni di storia letteraria. Meno nota e forse la dialettica vivace che innerva questo delicato equilibrio, nel quale - almeno in Italia - si inseriscono a pieno titolo i dialetti. I lavori raccolti in questo volume, che trae origine da un convegno organizzato dal Ludwig Boltzmann Institut fur Neulateinische Studien, si propongono di fare il punto sui dibattiti intellettuali, in tutte le loro gradazioni e forme, intorno al latino come lingua per la letteratura dalla fine dell'Umanesimo in poi: dall'uso del latino in un contesto dove ormai domina il volgare alle traduzioni latine di testi vernacolari, fino al ruolo del latino nella scuola. Una sezione considerevole del volume e dedicata all'uso del latino dalla fine del sec. XIX a oggi, ovvero quando il latino si trasforma da vettore di comunicazione in lingua poetica, come avviene nel caso di Pascoli e di Bandini, oppure quando a esso vengono affidate le funzioni di solennita e di prestigio negli usi odierni della Santa Sede.
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