Il morbo

Il buio di ieri ristagna sulla citt , e l'astro radioso appena appena si percepisce nei contorni, e neppure risplende come una luna piena. Si
nel 31 di maggio del 1849, Rio
in preda alla peste e io mi accingo a trascorrere, sempre se Dio vorr , una nuova giornata a questo capezzale. Il buio, se ho bene inteso, vien dato da una spessissima coltre di foschia d'afa e di polvere. Una coltre che mai ho visto finora in vita. Tempo malsano, che avvolge e nasconde anche l'apice del Pan di Zucchero. Anche Nossa Senhora da Gl ria do Outeiro
stata divorata da questa caligine. Del bianco splendente di quella chiesa, una manciata di grigio fumo di carbone
ci che resta. Rio de Janeiro
martoriata dalla pestilenza. Dentro una stanza spoglia in attesa di essere visitata dalla morte, un giovane frate raccoglie le memorie di un patriota italiano che ha dedicato la sua vita avventurosa alla lotta contro gli oppressori. Di assalti, liberazioni, fughe e battaglie, nel nome di una causa rivoluzionaria che non ha confini, tratta il resoconto che il frate mette nero su bianco. E mentre lontana risuona l'eco dei moti risorgimentali, a poco a poco il suo animo si avvicina a quello dell'uomo senza fede.