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Il volume, con un rapido accenno alla storia e alle tematiche della letteratura a contrainte, contiene testi di carattere gastronomico: i laboratori dell'Oulipo e dell'Oplepo, pero, non producono nuovi prodotti gastronomici ne diverse procedure culinarie, bensi assemblaggi, combinazioni il cui legame non e necessariamente quello del gusto e dei sapori ma un nesso d'altro tipo.Vengono cosi fuori storie gastronomiche e menu caratterizzati esclusivamente da una unicita cromatica, da riferimenti letterari o cinematografici, dal rispetto di regole che non hanno a che fare con la cucina ma con la retorica, non con i fornelli ma con la combinatoria, non con i tempi di cottura ma con la metrica, non grammi ma lipogrammi, non crostacei ma acrostici, non pasticci ma bisticci, non glasse ma glosse, non ossibuchi ma ossimori.Del resto lo stesso D'une theorie culinaire di Noel Arnaud poneva l'attenzione su tutto quanto vi fosse di commestibile nell'universo incommestibile, esaltando una cucina di eccezioni.Non e detto, pero, che le pietanze, esito di queste strane ricette o elencate nei sorprendenti menu potenziali, non siano immediatamente edibili ne che non lo diventino col tempo; restera in ogni caso il piacere di leggere nuove combinazioni di alimenti atti a suscitare la nostra fantasia e che, eventualmente, saranno anche da gustare.Raffaele Aragona (Napoli), ingegnere, ha insegnato Tecnica delle Costruzioni all'Universita di Napoli Federico II . Giornalista pubblicista, ideatore e promotore dei convegni di caprienigma, e tra i fondatori dell'Oplepo. Per la Biblioteca Oplepiana ha scritto La viola del bardo. Piccolo omonimario illustrato (1994) e altri lavori in forma collettanea. Autore di Una voce poco fa. Repertorio di vocaboli omonimi della lingua italiana (Zanichelli, 1994), ha curato per le Edizioni Scientifiche Italiane, i volumi: Enigmatica. Per una poietica ludica (1996), Le vertigini del labirinto (2000), La regola e questa (2002), Sillabe di Sibilla (2004), Il doppio (2006), Illusione e seduzione (2010), L'invenzione e la regola (2012). Sono anche a sua cura: Antichi indovinelli napoletani (Tommaso Marotta, 1991, ried. Marotta & Cafiero, 1994), Capri a contrainte (La Conchiglia, 2000), Napoli potenziale (Dante & Descartes, 2007) e il volume Italo Calvino. Percorsi potenziali (Manni, 2008). Ha pubblicato il volumetto Pizza nella collana Petit Precis de gastronomie italienne (Editions du Petrin, Paris, 2017). Enigmi e dintorni e il titolo di un suo recente volume (in riga edizioni, 2019). Il suo Oplepiana. Dizionario di letteratura potenziale e pubblicato da Zanichelli (2002).
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Il volume, con un rapido accenno alla storia e alle tematiche della letteratura a contrainte, contiene testi di carattere gastronomico: i laboratori dell'Oulipo e dell'Oplepo, pero, non producono nuovi prodotti gastronomici ne diverse procedure culinarie, bensi assemblaggi, combinazioni il cui legame non e necessariamente quello del gusto e dei sapori ma un nesso d'altro tipo.Vengono cosi fuori storie gastronomiche e menu caratterizzati esclusivamente da una unicita cromatica, da riferimenti letterari o cinematografici, dal rispetto di regole che non hanno a che fare con la cucina ma con la retorica, non con i fornelli ma con la combinatoria, non con i tempi di cottura ma con la metrica, non grammi ma lipogrammi, non crostacei ma acrostici, non pasticci ma bisticci, non glasse ma glosse, non ossibuchi ma ossimori.Del resto lo stesso D'une theorie culinaire di Noel Arnaud poneva l'attenzione su tutto quanto vi fosse di commestibile nell'universo incommestibile, esaltando una cucina di eccezioni.Non e detto, pero, che le pietanze, esito di queste strane ricette o elencate nei sorprendenti menu potenziali, non siano immediatamente edibili ne che non lo diventino col tempo; restera in ogni caso il piacere di leggere nuove combinazioni di alimenti atti a suscitare la nostra fantasia e che, eventualmente, saranno anche da gustare.Raffaele Aragona (Napoli), ingegnere, ha insegnato Tecnica delle Costruzioni all'Universita di Napoli Federico II . Giornalista pubblicista, ideatore e promotore dei convegni di caprienigma, e tra i fondatori dell'Oplepo. Per la Biblioteca Oplepiana ha scritto La viola del bardo. Piccolo omonimario illustrato (1994) e altri lavori in forma collettanea. Autore di Una voce poco fa. Repertorio di vocaboli omonimi della lingua italiana (Zanichelli, 1994), ha curato per le Edizioni Scientifiche Italiane, i volumi: Enigmatica. Per una poietica ludica (1996), Le vertigini del labirinto (2000), La regola e questa (2002), Sillabe di Sibilla (2004), Il doppio (2006), Illusione e seduzione (2010), L'invenzione e la regola (2012). Sono anche a sua cura: Antichi indovinelli napoletani (Tommaso Marotta, 1991, ried. Marotta & Cafiero, 1994), Capri a contrainte (La Conchiglia, 2000), Napoli potenziale (Dante & Descartes, 2007) e il volume Italo Calvino. Percorsi potenziali (Manni, 2008). Ha pubblicato il volumetto Pizza nella collana Petit Precis de gastronomie italienne (Editions du Petrin, Paris, 2017). Enigmi e dintorni e il titolo di un suo recente volume (in riga edizioni, 2019). Il suo Oplepiana. Dizionario di letteratura potenziale e pubblicato da Zanichelli (2002).