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This title is printed to order. This book may have been self-published. If so, we cannot guarantee the quality of the content. In the main most books will have gone through the editing process however some may not. We therefore suggest that you be aware of this before ordering this book. If in doubt check either the author or publisher’s details as we are unable to accept any returns unless they are faulty. Please contact us if you have any questions.
Il volume si occupa del culto siriano di Elagabalus, dio poliade di Emesa che, durante la c.d. seconda eta severiana, a seguito della riforma religiosa promossa dall'imperatore Eliogabalo, ha conteso a Iuppiter il primo posto nel pantheon romano. Fino ad oggi, la critica ha concentrato la propria attenzione, piu che sul culto semita, sul princeps che sarebbe stato artefice dell'ufficializzazione di tale culto nella citta di Roma: il giovane Vario Avito Bassiano, sommo sacerdote del dio emeseno, divenuto imperatore col nome di Marco Aurelio Antonino nel 218 d.C. e denominato comunemente Eliogabalo. Pochi risultano infatti i lavori di tipo storico-religioso sul culto siriano di Elagabalus e soprattutto sulla sua diffusione in ambito occidentale. Il lavoro copre un arco temporale che va dal I al III secolo d.C., dalla prima attestazione epigrafica siriana, proveniente da Nazala, sino ad arrivare alle ultime rappresentazioni del betilo aniconico, presenti sulle emissioni monetali battute dalla zecca di Emesa sotto l'usurpatore Uranio Antonino (253/254), sotto il cui regno il culto del dio siriano vivra la sua stagione finale, prima di eclissarsi definitivamente.
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Il volume si occupa del culto siriano di Elagabalus, dio poliade di Emesa che, durante la c.d. seconda eta severiana, a seguito della riforma religiosa promossa dall'imperatore Eliogabalo, ha conteso a Iuppiter il primo posto nel pantheon romano. Fino ad oggi, la critica ha concentrato la propria attenzione, piu che sul culto semita, sul princeps che sarebbe stato artefice dell'ufficializzazione di tale culto nella citta di Roma: il giovane Vario Avito Bassiano, sommo sacerdote del dio emeseno, divenuto imperatore col nome di Marco Aurelio Antonino nel 218 d.C. e denominato comunemente Eliogabalo. Pochi risultano infatti i lavori di tipo storico-religioso sul culto siriano di Elagabalus e soprattutto sulla sua diffusione in ambito occidentale. Il lavoro copre un arco temporale che va dal I al III secolo d.C., dalla prima attestazione epigrafica siriana, proveniente da Nazala, sino ad arrivare alle ultime rappresentazioni del betilo aniconico, presenti sulle emissioni monetali battute dalla zecca di Emesa sotto l'usurpatore Uranio Antonino (253/254), sotto il cui regno il culto del dio siriano vivra la sua stagione finale, prima di eclissarsi definitivamente.