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Alla fine del 1314 il podesta di Treviso, Albertino da Canossa, e il suo giudice vicario, Rolandino da Parma, diedero l'avvio a un processo contro alcuni membri della famiglia nobile Tempesta. Costoro detenevano l'ufficio dell'avvocazia dell'episcopato trevigiano, da cui il termine Advocati o Advogarii che accompagnava i loro nomi e che fini per connotare il dossier documentario del processo. Il contenzioso riguardava l'affermazione dei diritti in materia fiscale del comune di Treviso, come stato sovrano, contro le ingerenze di altre entita politiche o amministrative, nel caso specifico gli Avvocati del vescovo.Gli atti del processo rappresentano un eccezionale documento del travaglio costituzionale delle citta italiane ad ordinamento comunale tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, e sono un fonte di prima grandezza per la storia della signoria caminese e della ripresa comunale a Treviso. Per questo motivo sono stati oggetto di indagini e discussioni volte a sondare l'origine stessa delle signorie cittadine nell'Italia centro-settentrionale e il problema dottrinale del carattere illegittimo o tirannico della signoria. L'edizione critica del processo, sulla base del ms. 1091 della Biblioteca Comunale di Treviso, e accompagnata da un'ampia introduzione storica del curatore e da un saggio di Diego Quaglioni. In appendice vengono pubblicati anche gli atti di un altro procedimento di natura fiscale, il Processo per il dazio della mompostura di Conegliano (1315), contemporaneo al Processo Avogari e contenuto nello stesso manoscritto.
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Alla fine del 1314 il podesta di Treviso, Albertino da Canossa, e il suo giudice vicario, Rolandino da Parma, diedero l'avvio a un processo contro alcuni membri della famiglia nobile Tempesta. Costoro detenevano l'ufficio dell'avvocazia dell'episcopato trevigiano, da cui il termine Advocati o Advogarii che accompagnava i loro nomi e che fini per connotare il dossier documentario del processo. Il contenzioso riguardava l'affermazione dei diritti in materia fiscale del comune di Treviso, come stato sovrano, contro le ingerenze di altre entita politiche o amministrative, nel caso specifico gli Avvocati del vescovo.Gli atti del processo rappresentano un eccezionale documento del travaglio costituzionale delle citta italiane ad ordinamento comunale tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, e sono un fonte di prima grandezza per la storia della signoria caminese e della ripresa comunale a Treviso. Per questo motivo sono stati oggetto di indagini e discussioni volte a sondare l'origine stessa delle signorie cittadine nell'Italia centro-settentrionale e il problema dottrinale del carattere illegittimo o tirannico della signoria. L'edizione critica del processo, sulla base del ms. 1091 della Biblioteca Comunale di Treviso, e accompagnata da un'ampia introduzione storica del curatore e da un saggio di Diego Quaglioni. In appendice vengono pubblicati anche gli atti di un altro procedimento di natura fiscale, il Processo per il dazio della mompostura di Conegliano (1315), contemporaneo al Processo Avogari e contenuto nello stesso manoscritto.