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La pericope che, all'interno di 1Cor 1-4, Paolo dedica alla Parola della Croce e all'esposizione sulla sapienza divina (1,18-3,4) sul piano metodologico, rappresenta uno degli scritti piu emblematici del suo modo di riflettere. Cio lo evinciamo dal modo di trattare il problema delle liti sorte all'interno della comunita di Corinto a proposito degli apostoli (1,10-17). Invece di rispondere immediatamente, dicendo che gli apostoli non sono che dei servi di Dio e della comunita (3,5), egli traspone la replica: dal luogo naturale che sarebbe 1,18, a 3,5 dopo un silenzio sulla tematica ecclesiale di ben due capitoli. Varie risposte sono state date dagli interpreti, fino a vedere in porzioni della sezione (1Cor 2) una digressione. Il presente contributo attraverso lo studio del piano retorico paolino mostra che la pericope teo-cristo-pneumatologica di 1,18-3,4 costituisce un insieme testuale organico, saldamente allacciato in ogni sua parte, la cui funzione e quella di fornire ai corinzi, e ai cristiani di ogni tempo, i fondamenti della riflessione ecclesiologica. L'evento Cristo nella sua esplicitazione paradossale costituisce l'origine (ge, noj) dell'identita dei credenti (1,26) e il fondamento (qeme, lioj) della loro unita ecclesiale (3,11). Il metodo paolino in altre parole e piramidale, il vertice spiega la base: mediante la sua cristologia che nella presente porzione di testo appare come la condensazione inaudita del progetto salvifico del Padre, l'Apostolo mira a fondare il tracciato di ogni campo teologic
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La pericope che, all'interno di 1Cor 1-4, Paolo dedica alla Parola della Croce e all'esposizione sulla sapienza divina (1,18-3,4) sul piano metodologico, rappresenta uno degli scritti piu emblematici del suo modo di riflettere. Cio lo evinciamo dal modo di trattare il problema delle liti sorte all'interno della comunita di Corinto a proposito degli apostoli (1,10-17). Invece di rispondere immediatamente, dicendo che gli apostoli non sono che dei servi di Dio e della comunita (3,5), egli traspone la replica: dal luogo naturale che sarebbe 1,18, a 3,5 dopo un silenzio sulla tematica ecclesiale di ben due capitoli. Varie risposte sono state date dagli interpreti, fino a vedere in porzioni della sezione (1Cor 2) una digressione. Il presente contributo attraverso lo studio del piano retorico paolino mostra che la pericope teo-cristo-pneumatologica di 1,18-3,4 costituisce un insieme testuale organico, saldamente allacciato in ogni sua parte, la cui funzione e quella di fornire ai corinzi, e ai cristiani di ogni tempo, i fondamenti della riflessione ecclesiologica. L'evento Cristo nella sua esplicitazione paradossale costituisce l'origine (ge, noj) dell'identita dei credenti (1,26) e il fondamento (qeme, lioj) della loro unita ecclesiale (3,11). Il metodo paolino in altre parole e piramidale, il vertice spiega la base: mediante la sua cristologia che nella presente porzione di testo appare come la condensazione inaudita del progetto salvifico del Padre, l'Apostolo mira a fondare il tracciato di ogni campo teologic