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La psicoanalisi e stata spesso percepita come qualcosa che riguarda solo gli uomini, anche se, fin dall'inizio, le donne hanno occupato ruoli di primissimo piano nella sua storia. Discepole e/o pazienti, si sono trasformate in professioniste e hanno contribuito, talvolta rischiando la reputazione se non addirittura la vita, a gettare un nuovo sguardo sulle teorie elaborate da Freud a Vienna, da Jung a Zurigo e poi da Lacan a Parigi. In perenne esilio, furono le staffette di una scienza ancora controversa. L'alba del XX secolo vede queste pioniere aprire la strada a una riflessione sull'anima, e ben presto gli psicoanalisti dovranno fare i conti, al di la dell'iniziale scetticismo, con il pensiero di Emma Eckstein, prima donna psicoanalista, di Lou Andreas-Salome e di Marie Bonaparte, fedeli alla causa freudiana. Margarethe Hilferding, dottore in medicina, e la prima a essere ammessa nella ristretta cerchia della Societa psicoanalitica di Vienna. Alla fine della grande guerra le troviamo quasi tutte li, al Congresso dell'Aia, fianco a fianco degli uomini: Anna Freud, Melanie Klein, Sabina Spielrein, Helene Deutsch, Eugenie Sokolnicka, Hermine von Hug-Hellmuth. Mentre in tutta Europa le donne si stanno mobilitando per la causa femminile, queste pioniere gettano nuova luce sull'inconscio, la donna, la sessualita e l'infanzia. I quattordici ritratti qui tratteggiati vogliono rendere omaggio a queste personalita uniche, con i loro destini talvolta tragici ma sempre eccezionali, senza le quali le donne di oggi non avrebbero guadagnato il diritto di pensare altrimenti.
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La psicoanalisi e stata spesso percepita come qualcosa che riguarda solo gli uomini, anche se, fin dall'inizio, le donne hanno occupato ruoli di primissimo piano nella sua storia. Discepole e/o pazienti, si sono trasformate in professioniste e hanno contribuito, talvolta rischiando la reputazione se non addirittura la vita, a gettare un nuovo sguardo sulle teorie elaborate da Freud a Vienna, da Jung a Zurigo e poi da Lacan a Parigi. In perenne esilio, furono le staffette di una scienza ancora controversa. L'alba del XX secolo vede queste pioniere aprire la strada a una riflessione sull'anima, e ben presto gli psicoanalisti dovranno fare i conti, al di la dell'iniziale scetticismo, con il pensiero di Emma Eckstein, prima donna psicoanalista, di Lou Andreas-Salome e di Marie Bonaparte, fedeli alla causa freudiana. Margarethe Hilferding, dottore in medicina, e la prima a essere ammessa nella ristretta cerchia della Societa psicoanalitica di Vienna. Alla fine della grande guerra le troviamo quasi tutte li, al Congresso dell'Aia, fianco a fianco degli uomini: Anna Freud, Melanie Klein, Sabina Spielrein, Helene Deutsch, Eugenie Sokolnicka, Hermine von Hug-Hellmuth. Mentre in tutta Europa le donne si stanno mobilitando per la causa femminile, queste pioniere gettano nuova luce sull'inconscio, la donna, la sessualita e l'infanzia. I quattordici ritratti qui tratteggiati vogliono rendere omaggio a queste personalita uniche, con i loro destini talvolta tragici ma sempre eccezionali, senza le quali le donne di oggi non avrebbero guadagnato il diritto di pensare altrimenti.