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Il presente studio analizza Les Faux-Monnayeurs di Andre Gide con l'ausilio di alcuni concetti fondamentali della semiotica cognitiva di Charles Sanders Peirce, del modello ipotetico dell’ opera aperta di Umberto Eco, della teoria della Leerstelle di Wolfgang Iser e della categoria di romanzo polifonico di Michail Bachtin. Questi strumenti teorici consentono di inquadrare il romanzo di Gide nella crisi del romanzo francese ed europea, di comprendere il senso del peculiare rapporto fra piano narrativo e piano metanarrativo che caratterizza la struttura dell’ opera, di cogliere il valore conoscitivo della poetica di Gide e la funzione di critica dei codici culturali chiusi che tale poetica inevitabilmente comporta. La realta come matiere plastique , come nodo di possibilita (Eco), come Oggetto Dinamico (Peirce), e i modi in cui ci si confronta con essa attraverso la produzione e l'interpretazione di segni: questo conflitto dinamico, senza soluzione definitiva, costituisce il centro nodale di Les Faux-Monnayeurs, e determina ad un tempo tensione a conoscere e a trasformare la realta, inquietudine dinanzi all'apertura che essa esibisce, critica inesorabile di ogni tentativo di semplificarla, cioe di falsificarla.
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Il presente studio analizza Les Faux-Monnayeurs di Andre Gide con l'ausilio di alcuni concetti fondamentali della semiotica cognitiva di Charles Sanders Peirce, del modello ipotetico dell’ opera aperta di Umberto Eco, della teoria della Leerstelle di Wolfgang Iser e della categoria di romanzo polifonico di Michail Bachtin. Questi strumenti teorici consentono di inquadrare il romanzo di Gide nella crisi del romanzo francese ed europea, di comprendere il senso del peculiare rapporto fra piano narrativo e piano metanarrativo che caratterizza la struttura dell’ opera, di cogliere il valore conoscitivo della poetica di Gide e la funzione di critica dei codici culturali chiusi che tale poetica inevitabilmente comporta. La realta come matiere plastique , come nodo di possibilita (Eco), come Oggetto Dinamico (Peirce), e i modi in cui ci si confronta con essa attraverso la produzione e l'interpretazione di segni: questo conflitto dinamico, senza soluzione definitiva, costituisce il centro nodale di Les Faux-Monnayeurs, e determina ad un tempo tensione a conoscere e a trasformare la realta, inquietudine dinanzi all'apertura che essa esibisce, critica inesorabile di ogni tentativo di semplificarla, cioe di falsificarla.